L’11 marzo del 1941 il presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt firmò la Legge Affitti e Prestiti (Lend-Lease Policy o Leand-Lease Bill), da lui stesso fortemente voluta, con la quale gli USA potevano “vendere, trasferire titoli, scambiare, dare in affitto, prestare, o disporre in altra maniera, a ognuno dei governi [la cui difesa è ritenuta vitale per la difesa degli Stati Uniti stessi dal Presidente] qualsiasi articolo da difesa.»
L’ottobre successivo Roosevelt approvò un prestito di 1 miliardo di dollari americani in aiuti Lend-Lease per il Regno Unito. Fu solo il primo dei 50,1 miliardi di dollari dell’epoca (corrispondenti a 690 miliardi del 2020) in aiuti militari ed industriali che gli Stati Uniti fornirono agli Alleati e che furono così suddivisi:
- 31,4 miliardi al Regno Unito
- 11,3 miliardi all’Unione Sovietica
- 3,2 miliardi alla Francia
- 1,6 miliardi alla Cina
- 2,6 miliardi agli altri alleati
Da notare che dei 31,4 miliardi forniti al Regno Unito, una gran parte furono successivamente trasferiti all’Unione Sovietica tramite convogli attraverso il Mare di Barents fino a Murmansk.
Precedentemente al Leand-Lease Act, dopo l’invasione tedesca della Polonia nel settembre del 1939, Roosevelt era riuscito a far approvare il Neutrality Act of 1939 (anche chiamato semplicemente Cash and Carry), che permetteva agli Stati Uniti di vendere materiale bellico ai belligeranti dietro immediato pagamento ed a patto che tale materiale fosse stato prelevato e trasportato nelle nazioni in questione da navi non battenti bandiera statunitense.
E’ curioso notare come non vi fosse nessun programma di aiuti incluso nel Lend-Lease Act per il Canada, il quale ne aveva, invece, uno simile, con il quale fornì beni per 4,7 miliardi di dollari al Regno Unito ed all’Unione Sovietica. Contemporaneamente riceveva però aiuti americani direttamente tramite la Gran Bretagna.
Se non è mai stata messa in dubbio l’importanza dell’aiuto militare americano agli alleati occidentali nella lotta contro le potenze dell’Asse, al contrario, in Unione Sovietica prima e nella Russia poi, molti politici hanno ignorato o minimizzato l’impatto dell’assistenza americana ai sovietici, così come l’impatto dell’intera guerra anglo-statunitense contro i nazisti.
Un rapporto sovietico redatto nel 1948 dal membro del Politburo Nikolai Voznesensky, affermava che gli Stati Uniti, descritti tra l’altro come “i leader del campo antidemocratico e dell’espansionismo imperialista in tutto il mondo“, nel corso della Seconda Guerra Mondiale contribuirono con un misero 4,8% alla fornitura di materiale destinato alla produzione bellica dell’Unione Sovietica.
Nikolai Ryzhkov, l’ultimo capo del governo dell’Unione Sovietica, ha scritto nel 2015 che “si può affermare con sicurezza che l’assistenza del Lend-Lease Act non ha svolto un ruolo decisivo nella Grande Vittoria“.
Si stima che 25 milioni di cittadini sovietici siano morti nel titanico conflitto contro la Germania nazista tra il giugno 1941 ed il maggio 1945. Dopo essere sopravvissuta alle pesanti sconfitte ed alle colossali perdite subite nei primi 18 mesi di guerra, l’Armata Rossa fu in grado di riorganizzarsi in una immensa macchina da guerra che marciò fino a Berlino. Ma l’Unione Sovietica non fu mai sola: già mesi prima che entrassero formalmente in guerra, gli Stati Uniti avevano iniziato a fornire una massiccia assistenza militare ed economica all’alleato sovietico attraverso il programma Lend-Lease.
Dati alla mano, vediamo quanto e cosa gli Stati Uniti fornirono all’Unione Sovietica dal 1° ottobre 1941 al 31 maggio 1945:
- 14’126 aerei di vario tipo (di cui 4.719 Bell P-39 Airacobra)
- 7’000 carri armati (di cui circa 1.386 M3 Lee e 4.102 M4 Sherman)
- 5’000 veicoli blindati
- 400’000 camion e jeep
- 8’000 trattori e veicoli da cantiere
- 35’170 motociclette
- 1’911 locomotive a vapore
- 66 locomotive diesel
- 9’920 vagoni a pianale
- 1’000 vagoni ribaltabili
- 120 vagoni cisterna
- 35 vagoni per macchinari pesanti
- 35’000 apparecchi radio
- 2’670’371 tonnellate di prodotti petroliferi
- 1,5 milioni di coperte
- 15 milioni di paia di stivali
- 4’478’116 tonnellate di prodotti alimentari (carne in scatola, zucchero, farina, sale, ecc.)
Le forniture di munizioni, proiettili d’artiglieria, mine, esplosivi assortiti, ammontarono ad oltre un terzo del totale consumato dall’Unione Sovietica nel corso della guerra contro la Germania.
Una fornitura davvero atipica è stata quella di un intero impianto per la produzione di pneumatici che fu smontato dagli stabilimenti della Ford Company di River Rouge a Dearborn, nel Michigan, e rimontato per intero in Unione Sovietica.
Al termine della Seconda Guerra Mondiale, quasi il 33% di tutti i veicoli dell’Armata Rossa erano stati forniti tramite il programma di aiuti.
Parecchie migliaia dei circa 10’000 lanciarazzi multipli mobili Katyusha (soprannominati dai soldati tedeschi “Organo di Stalin”) furono montati sul telaio dei camion American Studebaker.
L’equivalente del 57% del carburante per l’aviazione prodotto dalla stessa Unione Sovietica fu fornito dagli Stati Uniti. Gran parte del carburante proveniente dall’America veniva aggiunto a quello sovietico, di qualità inferiore, in modo da ottenere il carburante ad alto numero di ottani utilizzato dai più moderni aerei militari.
Gli americani, assieme al Commonwealth britannico, fornirono anche il 55% dell’alluminio ed oltre l’80% del rame che l’Unione Sovietica utilizzò durante l’intero conflitto.
Inoltre, nel quadro del programma Affitti e Prestiti, gli Stati Uniti inviarono all’Unione Sovietica tonnellate di attrezzature pesanti e macchine utensili, tra cui oltre 38’000 torni ed altri strumenti per la lavorazione dei metalli. Tali macchine erano di qualità nettamente superiore rispetto agli analoghi prodotti esistenti in URSS, il che ha dato un contributo significativo all’aumento della produzione industriale sovietica.
Lo storico russo Boris Vadimovich Sokolov, in uno dei suoi saggi, afferma:
“Per valutare davvero il significato del Lend-Lease Act per la vittoria sovietica, bisogna solo immaginare in che modo l’Unione Sovietica avrebbe dovuto combattere se non ci fosse stato alcun aiuto americano. Senza il Lend-Lease Act, l’Armata Rossa non avrebbe avuto circa un terzo delle sue munizioni, metà dei suoi aerei o metà dei suoi carri armati. Inoltre, ci sarebbe stata costante carenza di trasporti e carburante ed il sistema ferroviario sarebbe andato periodicamente in crisi, impedendo la movimentazione di uomini e merci. Senza le apparecchiature radio fornite dagli Stati Uniti, sarebbe mancata la coordinazione tra le forze armate sovietiche, i cui soldati sarebbero stati perennemente affamati senza carne e grassi in scatola americani.”
A volte le richieste sovietiche di mezzi e materiali non venivano però soddisfatte. Ad esempio, nell’ambito dei 4 protocolli di Ottawa (dal 1° luglio 1944 al 30 giugno 1945) l’URSS richiese 240 bombardieri B-17 e 300 bombardieri B-24, che però gli Stati Uniti si rifiutarono di consegnare. La produzione di bombardieri pesanti negli Stati Uniti fino al 1945 fu di oltre 30’000, mentre l’Unione Sovietica, in confronto, ne aveva un numero irrisorio. L’unico bombardiere pesante moderno di cui l’URSS disponeva allora era infatti il Petlyakov Pe-8, con soli 27 esemplari in servizio all’inizio della guerra e di cui ne furono prodotti solamente 93 fino al 1945. Washington decise però che avrebbe fornito all’Unione Sovietica solamente bombardieri medi e leggeri, ma nessun bombardiere pesante.
Le rotte del Lend-Lease Act

Le rotte delle spedizioni di rifornimenti dagli Stati Uniti all’URSS dal 1941 al 1945 (US State Department – public domain)
Le consegne dei rifornimenti all’Unione Sovietica avvenivano attraverso tre rotte principali: quella dei convogli artici, il corridoio persiano e la rotta del Pacifico.
La rotta artica era senz’altro la via più breve e diretta, ma era anche la più pericolosa, in quanto i convogli dovevano navigare attraverso il Mar di Norvegia ed il Mare di Barents, restando per lungo tempo nel raggio d’azione degli aerei tedeschi basati nella Norvegia occupata. Circa 3.964.000 tonnellate di merci furono spedite attraverso la rotta artica; il 7% andò perso, mentre il 93% arrivò sano e salvo, pari a circa il 23% degli aiuti totali ricevuti dall’URSS durante la guerra.
Il Corridoio Persiano era la rotta più lunga e fu pienamente operativo solamente a partire dalla metà del 1942. Lungo questa rotta furono consegnate 4.160.000 tonnellate di merci, il 27% del totale.
La rotta del Pacifico fu aperta già nell’agosto del 1941, ma, a causa delle ostilità scoppiate tra Giappone e Stati Uniti, dopo il dicembre del 1941 potevano essere utilizzate solo navi sovietiche e, poiché URSS e Giappone osservavano una rigida neutralità reciproca, potevano essere trasportate solamente merci non militari. Malgrado ciò, circa 8.244.000 tonnellate di merci passarono per questa rotta, il 50% del totale.
In totale quindi circa 17,5 milioni di tonnellate di equipaggiamento militare, veicoli, forniture industriali e cibo furono spedite dall’emisfero occidentale all’Unione sovietica, il 94% delle quali provenienti dagli Stati Uniti.
A titolo di paragone, un totale di 22 milioni di tonnellate sbarcò in Europa per rifornire le forze americane dal gennaio 1942 al maggio 1945. È stato stimato che le sole forniture americane all’URSS attraverso il Corridoio Persico erano sufficienti, secondo gli standard dell’esercito americano, a mantenere in linea sessanta divisioni da combattimento.

Monumento a Fairbanks (Alaska) dedicato ai piloti americani che pilotarono quasi 8.000 aerei statunitensi in Alaska ed ai piloti sovietici che li condussero successivamente in Siberia (US State Department – public domain)
Forniture britanniche all’Unione Sovietica
Già nel giugno del 1941, pochi giorni dopo l’inizio dell’invasione tedesca dell’URSS, fu stipulato l’accordo anglo-sovietico per la fornitura di aiuti. Il primo convoglio di aiuti britannico (Operazione Dervish), salpò il 12 agosto 1941 da Hvalfjörður, in Islanda, dove si era radunato, giungendo nel porto di Arcangelo il 31. Separatamente al convoglio, nell’ambito dell’operazione Strenght, la portaerei Argus trasportò 24 caccia Hawker Hurricane fino alla distanza utile affinché potessero decollare e raggiungere l’aeroporto di Vaenga (oggi Severomorsk).
Altri 16 Hurricane (insieme a 550 meccanici e piloti del No. 151 Wing) vennero trasportati a bordo dei mercantili del convoglio Dervish ed andarono ad assicurare la difesa aerea del porto. I piloti britannici ebbero anche il compito di addestrare i piloti sovietici al pilotaggio dei nuovi velivoli.
Dervish fu il primo dei molti convogli carichi di materiale proveniente dagli Stati Uniti e dai paesi del Commonwealth diretti a Murmansk ed Arcangelo, che divennero noti come convogli artici e che vennero identificati, fino alla fine del 1942, con l’identificativo PQ seguito da un numero progressivo per la rotta verso l’Unione Sovietica e con l’identificativo QP per la rotta di rientro; dal 1943 al 1945 l’identificativo venne cambiato con le lettere JW per l’andata e RA per il ritorno; le navi di ritorno trasportavano l’oro che l’URSS utilizzava per pagare gli Stati Uniti.
I convogli di andata e di ritorno erano in mare simultaneamente, così che le navi da guerra più pesanti destinate a proteggerli dalle possibili uscite in mare della grandi navi da guerra della Kriegsmarine nascoste nei fiordi norvegesi (come la corazzata Tirpitz), ma che non avevano però il compito di scortarli fino ai porti sovietici, lasciavano il convoglio diretto ad est e prendevano poi in consegna quello diretto ad ovest.
Durante i mesi estivi, quando i ghiacci lo permettevano, i convogli salpavano dall’Islanda (abitualmente da Hvalfjörður) e giungevano ad Arcangelo seguendo una rotta che passava a nord dell’isola di Jan Mayen. Durante i mesi più freddi, invece, i convogli si radunavano e salpavano dal Loch Ewe, nel nord della Scozia.

Ghiaccio formatosi su di un proiettore per segnali a bordo dell’incrociatore pesante britannico Sheffield, durante la scorta di uno dei convogli diretti in Unione Sovietica (Imperial War Museum)
Alla fine del 1941, le prime spedizioni di carri armati Matilda, Valentine e Tetrarch rappresentavano solo il 6,5% della produzione totale di carri armati sovietici, ma oltre il 25% dei carri armati medi e pesanti prodotti per l’Armata Rossa. I carri armati britannici entrarono in azione per la prima volta con il 138. Battaglione Carri Indipendente nel bacino del Volga il 20 novembre 1941. I carri armati in leasing costituivano il 30-40% della forza dei carri armati medi e pesanti all’inizio del mese di dicembre del 1941.
Tra il giugno 1941 e il maggio 1945, la Gran Bretagna consegnò all’URSS:
- 27 navi militari
- oltre 7’000 aerei (di cui oltre 3’000 caccia Hurricane)
- 5’218 carri armati (inclusi 1’380 Valentine forniti dal Canada)
- 5’000 veicoli blindati
- 5’000 cannoni anticarro
- 4”020 autocarri ed ambulanze
- 323 autocarri per macchinari (officine mobili per veicoli dotate di generatori e di tutti gli strumenti di saldatura ed elettrici necessari per eseguire interventi di manutenzione pesante)
- 2’560 Universal Carriers e Loyd Carriers (inclusi 1’348 dal Canada)
- 1’721 motociclette
- 1,15 miliardi di sterline (equivalenti ad 1,55 miliardi di dollari) in motori per aerei
- 1’474 apparecchiature radar
- 600 radar e sonar navali
- 4’338 apparecchiature radio
- centinaia di cannoni navali
- 15 milioni di paia di stivali
In totale furono consegnati 4 milioni di tonnellate di materiale bellico, tra cui cibo e forniture mediche. Le munizioni ammontarono a 308 milioni di sterline (escluse le munizioni navali), mentre il cibo e le materie prime ammontarono a 120 milioni di sterline all’indice del 1946. In conformità con l’accordo anglo-sovietico sulle forniture militari del 27 giugno 1942, gli aiuti militari inviati dalla Gran Bretagna all’Unione Sovietica durante la guerra erano completamente gratuiti.
Reverse Lend-Lease
Il Lend-Lease inverso consisteva nella fornitura di attrezzature e servizi agli Stati Uniti. Quasi 8 miliardi di dollari (equivalenti a 124 miliardi di dollari attuali) di materiale bellico furono forniti alle forze statunitensi dai suoi alleati, il 90% dei quali provenienti dall’Impero britannico. Tra le forniture le voci principali includevano l’ambulanza militare Austin K2/Y, le candele di accensione utilizzate dai motori dei bombardieri pesanti B-17, le lance Fairmile di fabbricazione canadese utilizzate nella guerra antisommergibile, i velivoli da ricognizione fotografica Mosquito e i prodotti petroliferi indiani. L’Australia e la Nuova Zelanda, dal canto loro, fornirono la maggior parte dei generi alimentari alle forze statunitensi nel Pacifico meridionale.
Anche se in misura minore, l’Unione Sovietica fornì agli Stati Uniti beni di cui questi ultimi avevano estremo bisogno, tra cui 300.000 tonnellate di minerale di cromo, 32.000 tonnellate di minerale di manganese oltre a grandi forniture di platino, oro e legno.
In un rapporto del novembre 1943 al Congresso, il presidente Roosevelt disse della partecipazione alleata all’Affitti e Prestiti inverso:
“… le forniture effettuate dal Commonwealth britannico agli Stati Uniti nell’ottica del Lende-Lease Act inverso e l’espansione di questo programma, in modo da includere le esportazioni di materiali e prodotti alimentari per conto delle agenzie statunitensi dal Regno Unito e dalle colonie britanniche, sottolinea il contributo che il Commonwealth britannico ha dato alla difesa degli Stati Uniti, mentre prendeva il suo posto sui fronti di battaglia. È un’indicazione della misura in cui i britannici sono stati in grado di unire le loro risorse con le nostre, in modo che l’arma necessaria possa essere nelle mani di quel soldato – qualunque sia la sua nazionalità – che al momento opportuno può usarla nel modo più efficace per sconfiggere i nostri nemici comuni.”
Nell’aprile 1944 il Congresso fu informato dall’amministratore dell’economia estera, Leo T. Crowley;
“Come le operazioni della RAF contro la Germania e le coste d’invasione non sarebbero state possibili nella loro attuale portata senza il Lend-Lease Act, così le missioni diurne dell’Ottava e della Nona forza aerea degli Stati Uniti dalla Gran Bretagna non sarebbero state possibili senza il Lend-Lease inverso. Le nostre Fortezze e i nostri Liberator decollano da enormi basi aeree costruite, equipaggiate e revisionate in regime di Reverse Lend-Lease, con un costo di centinaia di milioni di dollari. Molti dei nostri piloti volano con Spitfire costruiti in Inghilterra, molti altri volano con aerei da combattimento americani alimentati da motori britannici Rolls Royce Merlin, consegnatici dagli inglesi. E molti dei rifornimenti necessari alle nostre forze aeree ci vengono procurati senza costi grazie al Reverse Lend-Lease. In effetti le nostre forze armate in Gran Bretagna, sia terrestri che aeree, ricevono con il Reverse Lend-Lease, senza alcun pagamento da parte nostra, un terzo di tutti i rifornimenti e di equipaggiamenti di cui hanno attualmente bisogno; la Gran Bretagna fornisce il 90% delle loro forniture mediche e, nonostante la sua carenza alimentare, il 20% del loro cibo.”
Nel 1945-46, il valore degli aiuti reciproci della Nuova Zelanda nell’ottica del Reverse Lend-Lease aveva superato quello del Lend-Lease Act, mentre nel 1942-43 il valore degli aiuti verso la Nuova Zelanda era molto più alto di quello degli aiuti verso gli Stati Uniti. La Gran Bretagna fornì anche un’ampia assistenza materiale alle forze americane di stanza in Europa, ad esempio l’USAAF fu rifornita di centinaia di aerei da combattimento Spitfire Mk V e Mk VIII.
La cooperazione instaurata con il Canada durante la guerra fu un amalgama composto da diversi elementi, di cui le rotte aeree e terrestri verso l’Alaska, il progetto Canol, la costruzione di un oleodotto per rifornire l’Alaska di petrolio canadese (Canol, da Canadian Oil) e le attività CRYSTAL e CRIMSON (la costruzione di basi aeree d’appoggio e stazioni meteorologiche nelle aree più impervie del Paese al fine di facilitare il trasferimento degli aerei che, dagli Stati Uniti, dovevano trasferirsi in Gran Bretagna) furono i più costosi in termini di sforzi e fondi spesi.
Il Canada ricevette materiali e servizi per la difesa grazie alla Legge Affitti e Prestiti per un valore totale pari a 419’500’000 dollari, mentre da parte sua, tra l’inizio del 1942 ed il 1945 fornì aiuti agli Stati Uniti per un valore di circa 1’250’000’000 dollari.
Sebbene la maggior parte della costruzione di strutture di difesa congiunte, ad eccezione dell’Alaska Highway e di parte del progetto Canol, sia stata realizzata dal Canada, la maggior parte dei costi iniziali è stata sostenuta dagli Stati Uniti. L’accordo prevedeva che tutte le costruzioni, temporanee e permanenti, richieste dalle forze americane (e ad uso esclusivo di esse), sarebbero state pagate dagli Stati Uniti, mentre il costo di tutte le altre costruzioni sarebbe stato sostenuto dal Canada. Il governo canadese ritenne non fosse ragionevole che dovesse assumersi i costi per qualsiasi costruzione considerata non necessaria o non conforme ai requisiti canadesi e suggerì quindi un nuovo accordo finanziario.
Alla fine fu trovato l’accordo in base al quale l’importo totale che il Canada accettò di pagare fu di circa 76’800’000 dollari, ossia circa 13’870’000 dollari in meno di quanto gli Stati Uniti avevano speso per le strutture.
Rimborso
Il Congresso americano non autorizzò il dono delle forniture consegnate dopo la fine della guerra, ma ne richiese il pagamento, di solito con uno sconto del 90%.
Grandi quantità di merci non consegnate si trovavano soprattutto in Gran Bretagna oppure erano in transito, quando il programma Affitti e Prestiti terminò, il 2 settembre 1945.
Il Regno Unito desiderava acquisire alcune di queste attrezzature, ma nel 1946, il prestito anglo-americano del dopoguerra la indebitava ulteriormente nei confronti degli Stati Uniti. Di conseguenza, il materiale presente sul territorio britannico fu venduto alla Gran Bretagna al 10% del valore nominale, per un ulteriore debito di 1,075 miliardi di sterline. Il pagamento venne dilazionato in 50 rate annuali, a partire dal 1951 e con cinque anni di pagamenti differiti, con un interesse del 2%.
Il pagamento finale di 83,3 milioni di dollari (42,5 milioni di sterline), dovuto il 31 dicembre 2006 (il rimborso è stato differito nei cinque anni consentiti e durante un sesto anno non consentito), è stato effettuato dalla Gran Bretagna il 29 dicembre 2006 (l’ultimo giorno lavorativo dell’anno). Dopo questo pagamento finale, il Segretario economico al Tesoro britannico ha formalmente ringraziato gli Stati Uniti per il loro sostegno in tempo di guerra.
Sebbene la legge prevedesse il rimborso dei prestiti senza interessi dopo la fine del conflitto, in realtà gli Stati Uniti non si aspettavano di essere rimborsati dall’Unione Sovietica.
Gli USA ricevettero 2 milioni di dollari in Lend-Lease inverso dall’URSS, per lo più sotto forma di atterraggi, manutenzione e rifornimento di aerei da trasporto, oltre alla fornitura di alcuni macchinari industriali e minerali rari. La disputa rimase irrisolta fino al 1972, quando gli Stati Uniti accettarono l’offerta dell’URSS di rimborsare 722 milioni di dollari legati alle spedizioni di grano dagli Stati Uniti, mentre il resto venne cancellato.
Nel corso della guerra, l’Unione Sovietica fornì una quantità imprecisata di metalli o minerali rari al Tesoro americano, come forma di rimborso. Ciò era stato concordato prima della firma del primo protocollo (1° ottobre 1941) e dell’estensione del credito. Alcune delle navi che trasportavano questi minerali o metalli furono però intercettate dai tedeschi. Nel maggio 1942, l’incrociatore leggero britannico HMS Edinburgh fu affondato mentre trasportava 4,5 tonnellate di oro sovietico destinato al Tesoro degli Stati Uniti. Quest’oro è stato recuperato in due fasi, nel 1981 e, successivamente, nel 1986. Nel giugno 1942, il piroscafo SS Port Nicholson fu affondato mentre era in viaggio da Halifax, Nuova Scozia, a New York, presumibilmente con platino, oro e diamanti sovietici a bordo. Il relitto è stato scoperto nel 2008, tuttavia, ad oggi, non è stato ancora recuperato nulla del suo carico e non è stata prodotta alcuna documentazione del suo presunto tesoro.
Nikita Kruscev, che durante la guerra aveva ricoperto il ruolo di commissario militare e di intermediario tra Stalin e i suoi generali, nelle sue memorie ha affrontato direttamente il significato degli aiuti Lend-Lease:
Vorrei esprimere la mia sincera opinione su ciò che Stalin affermò in merito al fatto che l’Armata Rossa e l’Unione Sovietica avrebbero potuto affrontare la Germania nazista e sopravvivere alla guerra senza l’aiuto degli Stati Uniti e della Gran Bretagna. Stalin fece delle osservazioni e le ribadì più volte in alcune occasioni in cui discutevamo liberamente tra di noi. Egli affermò senza mezzi termini che “se gli Stati Uniti non ci avessero aiutato, non avremmo vinto la guerra.” “Se avessimo dovuto combattere la Germania nazista uno contro uno, non avremmo potuto resistere alle offensive tedesche e avremmo perso la guerra.” Nessuno ha mai discusso ufficialmente di questo argomento e non credo che Stalin abbia lasciato alcuna testimonianza scritta della sua opinione, ma dirò qui che più volte, nelle conversazioni avute con me, ha sottolineato che queste erano le circostanze reali.
Non ha mai parlato in pubblico di questo argomento, ma quando ci siamo trovati a passare in rassegna le questioni internazionali del passato e del presente e quando tornavamo a parlare della strada che avevamo percorso durante la guerra, questo è ciò che diceva. Quando ho ascoltato le sue osservazioni, ero pienamente d’accordo con lui e oggi lo sono ancora di più.
Secondo lo storico russo Boris Vadimovich Sokolov, il Lend-Lease ebbe un ruolo cruciale nella vittoria della guerra:
Nel complesso si può trarre la seguente conclusione: senza queste spedizioni occidentali nell’ambito del Lend-Lease Act, l’Unione Sovietica non solo non sarebbe stata in grado di vincere la Grande Guerra Patriottica, ma non sarebbe stata nemmeno in grado di opporsi agli invasori tedeschi, dal momento che non era in grado di produrre da sola quantità sufficienti di armi ed equipaggiamenti militari o adeguate forniture di carburante e munizioni. Le autorità sovietiche erano ben consapevoli di questa dipendenza dal Lend-Lease Act. Così, Stalin disse a Harry Hopkins [emissario di Roosevelt a Mosca nel luglio 1941] che l’URSS non poteva competere con la potenza della Germania come occupante dell’Europa e con le sue risorse.
Joseph Stalin, durante la Conferenza di Teheran del 1943, riconobbe pubblicamente l’importanza degli sforzi americani durante una cena della conferenza:
“Voglio dirvi cosa, dal punto di vista russo, il presidente e gli Stati Uniti hanno fatto per la vittoria in questa guerra”, ha detto Stalin. “Le cose più importanti in questa guerra sono le macchine… Gli Stati Uniti sono un paese di macchine. Senza le macchine che abbiamo ricevuto attraverso la Legge Affitti e Prestiti, avremmo perso la guerra”.
David Glantz, storico militare americano noto per i suoi libri sul fronte orientale, conclude:
Sebbene i resoconti sovietici abbiano abitualmente sminuito l’importanza del Lend-Lease Act nel sostenere lo sforzo bellico sovietico, l’importanza complessiva dell’assistenza non può essere sottovalutata. Gli aiuti non arrivarono in quantità sufficiente a fare la differenza tra la sconfitta e la vittoria nel 1941-1942; questo risultato deve essere attribuito esclusivamente al popolo sovietico e alla volontà di ferro di Stalin, Zhukov, Shaposhnikov, Vasilevsky e dei loro subordinati. Tuttavia, mentre la guerra continuava, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna fornirono molti degli strumenti bellici e delle materie prime strategiche necessarie per la vittoria sovietica. Senza i prodotti alimentari, gli indumenti e le materie prime (in particolare i metalli) del Lend-Lease Act, l’economia sovietica sarebbe stata ancora più gravata dallo sforzo bellico. Forse l’aspetto più diretto è che senza gli autocarri, le locomotive e i vagoni ferroviari forniti, ogni offensiva sovietica si sarebbe arenata prima del previsto, esaurendo le capacità della logistica nel giro di pochi giorni. A sua volta, questo avrebbe permesso ai comandanti tedeschi di sfuggire almeno ad alcuni accerchiamenti, mentre avrebbe costretto l’Armata Rossa a preparare e condurre molti più attacchi nel tentativo per poter avanzare. Lasciati a loro stessi, Stalin ed i suoi comandanti avrebbero potuto impiegare da dodici a diciotto mesi in più per finire la Wehrmacht; il risultato finale sarebbe stato forse lo stesso, tranne che per il fatto che i soldati sovietici avrebbero potuto raggiungere le spiagge atlantiche della Francia.
Nel 1963, il KGB registrò il maresciallo sovietico Georgy Zhukov durante un un’intervista confidenziale con il corrispondente di guerra Konstantin Simonov:
“La gente dice che gli alleati non ci hanno aiutato. Ma non si può negare che gli americani ci abbiano inviato materiale senza il quale non avremmo potuto formare le nostre riserve o continuare la guerra. Gli americani hanno fornito esplosivi vitali, munizionamento e polvere da sparo. E quanto acciaio! Avremmo davvero potuto impostare la produzione dei nostri carri armati senza acciaio americano? E ora stanno dicendo che disponevamo già di tutto ciò di cui avevamo bisogno.”
fonti:
https://goaravetisyan.ru/it/lend-liz-istoriya-amerikanskoi-voennoi-pomoshchi-sssr-kotelnikov-v-r/
https://goaravetisyan.ru/it/lend-liz-fakty-i-domysly-lend-liz-mify-i-pravda-land-lease-prohozhdenie/